1. |
L'inizio della fine
01:27
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Prima dell’apocalisse divamparono incendi ovunque
E l’acqua cominciò a scarseggiare
In seguito ci furono maremoti e alluvioni
Mentre la terra continuava a tremare
Come a scrollarsi di dosso la nostra fastidiosa presenza
Forse il pianeta tentava di dirci qualcosa
Ma noi eravamo troppo impegnati ad assecondare il nostro innato istinto
di autodistruzione
La scelta giusta, a quel punto, sarebbe stata
L’estinzione
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2. |
L'estinzione
03:24
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C’è un parassita
Che distrugge la vita
Sopra questo pianeta
Il suo nome non ti è nuovo
Lui si chiama uomo
E’ un arrogante
Ha sradicato le piante
Ucciso il rinoceronte
Il suo letame non è buono
Lui è sempre l’uomo
Ho trovato la soluzione
Estinzione
Oggi è l’ultimo domani di ieri
Tutto finalmente finirà
Crolla la dittatura dei pensieri
Solo l’anima…
Solo l’animale trionferà (ululato)
In fondo l’estinzione umana non sarebbe mica la fine del mondo
Oggi è l’ultimo domani di eri
Che si fotta tutta l’umanità
Crolla la dittatura dei desideri
Solo l’anima…
Solo l’animale trionferà (miagolio)
Un parassita
Distruggeva la vita
Sopra questo pianeta
Il suo nome ormai è ignoto
Lui è nel vuoto
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3. |
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Ma poi non ci siamo estinti davvero
L’estinzione volontaria sarebbe stato un atto troppo razionale e altruistico
Ci siamo ostinati a vivere e puntualmente è arrivata l’apocalisse
Siamo sopravvissuti in pochi, pochissimi
Ci siamo riuniti in piccoli villaggi nei quali ognuno faceva quello che
sapeva fare nella vita precedente
Io non sapevo fare niente perchè ero un informatico
Per fortuna mi sono ricordato
Un paio di accordi
qualche stornello
E così sono diventato Barbino il menestrello
E vi do il benvenuto nel villaggio post-apocalittico di Bartetown
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4. |
Welcome to Bartertown
02:13
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Welcome to bartertown
Fly down, fly down
Welcome to bartertown
Never stand your ground
Se l'avessi saputo prima che
Sarebbe finita così
Avrei imparato un mestiere che
Non prevedesse l'uso del pc
Welcome to bartertown
The world is falling down
Welcome to bartertown
No place under the ground
Restano soltanto
la paura e la rabbia
non so più da quanto
mi pulisco il culo con la sabbia
Ma che domande fai? E’ logico che me rode il culo
Welcome to bartertown
This kingdom has no crown
Welcome to bartertown
We can't remember how
Non abbiamo immaginato neanche lontanamente
Quello che sarebbe successo
Ma noi saremo sempre la ggente
Che crede ancora nel mito del progresso
Welcome to bartertown
We are the devil's spawn
Welcome to bartertown
It's the apocalypse now
Restano soltanto
La rabbia e la paura
Non so più da quanto
Non mi diventa più la minchia dura
Sicuramente è lo stress, stress post-apocalisse
Grazie dottore
Farewell to bartertown, farewell, farewell,
farewell to bartertown
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5. |
Antistress
00:52
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(strumentale per armonica a bocca, perché l'armonica a bocca è un antistress, ma solo per chi la suona)
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6. |
Stress post-apocalisse
01:01
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Lo stress post-apocalisse è un disturbo che colpisce noi sopravvissuti alla
catastrofe
Si manifesta nel rimpianto ossessivo nei confronti della vita che si
conduceva nel mondo precedente
Ma è così da rimpiangere quella vita?
Io ricordo che ero un privilegiato
Avevo una macchina
Una casa
E addirittura un lavoro a tempo indeterminato
Era tutto molto bello
Ma se mi fermavo un attimo a riflettere mi accorgevo che
La macchina mi serviva solo per andare da casa a lavoro
La casa non era nella città dove volevo vivere, ma dove c’era il lavoro
E non era neanche mia, ma della banca
E il lavoro, in tutto questo
Mi serviva solo per pagare le rate della macchina e della cosa
Non era affatto una bella vita
Io me la ricordo così
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7. |
Prendila come un gioco
03:07
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La vita è questa qua
Prendila come un gioco
Studia fino a trent’anni
Implora un lavoro
Accendi un bel mutuo
E poi dattici fuoco
Questa è la realtà
Prendila come un gioco
In cui vincono in pochi
Agli altri la sfida
Di non perdere la dignità
Non te l’hanno spiegato
Che a far l’impiegato
Si vive piegato in due
Da una parte l’aratro dall’altra c’è il bue
Tu prendila come un giogo
Prendila come un giogo
Prendila come un giogo
Prendila, prendila, prendila come un giogo
Se trovi salvezza da questa cavezza
Tu dimmelo ti prego
Questa è la situazione
Prendila come un gioco
E raccogli per anni
i tuoi punti pensione
Poi spendi la vita
Aspettando un dottore
Non te l’hanno spiegato
Che a far l’impiegato
Si vive piegato a metà
Da una parte il dovere
Dall’altra il livore
Per l’avaro che ti donerà il lavoro
Non te l’hanno spiegato
Che a far l’impiegato
Si muore piegato in due
Da una parte l’aratro dall’altra c’è il bue
Tu prendila come un giogo
Prendila come un giogo
Trovati qualche sfogo
Prendila, prendila, prendila dove sai tu
Prendila come un giogo
Io per esempio mi drogo
Tu prendila, prendila almeno ti sembra un bel gioco
Ma se trovi salvezza
da questa cavezza
tu liberami ti prego
la la la la…
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8. |
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Non ci si poteva lamentare più di tanto perché
Il lavoro, la pensione, l’assistenza sanitaria, l’ordine pubblico, la viabilità, il
commercio, i rapporti con le banche, la proprietà privata
Tutto, tutto era regolato da leggi
Noi eravamo tenuti a rispettare queste leggi
Perché noi avevamo scritto queste leggi
Noi che avevamo la fortuna di vivere in paesi democratici
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9. |
Sulla democrazia
03:17
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Sulla democrazia
Te lo chiedo per favore
Non ti devi mai fidare, mai
Della democrazia
Prima di crepare queste le ultime parole di mia zia
Ha funzionato in passato
Nelle città stato
Che erano pochi e tutti istruiti
Adesso invece siamo troppi
Troppi rincoglioniti
Voglio andare a vivere in corea del nord
Passeggiare in bici per Pyongyang
Ringraziare sempre Kim il sun e chi verrà
Se il sol dell’avvenire sorgerà
Voglio andare a vivere in corea del nord
Non farò fotografie
Ma che belle coreografie
E sentirsi una nazione
Grazie alla coordinazione
Dei movimenti e delle menti
Siamo tutti contenti
Non ti devi mai fidare
Di chi senti parlare
Nel nome della democrazia
Le parole sono il mezzo migliore
Quando devi far viaggiare una bugia
E nel nome delle idee
Quante inutili odissee
Benedette tutte quante dal tuo voto
Perché il voto è il nostro unico diritto
Il diritto di vuoto
Meglio andare a vivere in corea del nord
Ammirare l’alba su pyongiang
E dormire tutti quanti quando lui vorrà
Liberi dall’elettricità
Meglio andare a vivere in corea del nord
È un’altra mitologia
Ma che bella scenografia
E sentirsi una nazione
Con la standardizzazione
Degli alimenti, degli abbigliamenti
Ma di che di lamenti
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti?
Pigghia nu bastune e tira fora li denti
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti?
Pigghia nu bastune e tira fora li denti
Oppure, invece, altrimenti
Andiamo tutti quanti
A vivere in corea del nord
Liberi dalla democrazia
Grazie all’artiglieria
E saremo una nazione
Con la nuclearizzazione
Degli armamenti, noi saremo pronti
Per tutti gli attentati imminenti
Viva, viva, viva, viva, viva la corea del nord
All together
Viva, viva, viva, viva, viva la corea del nord
Viva, viva, viva, viva, viva la corea del BUM
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10. |
Branding
01:11
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La democrazia è stato uno dei brand più diffusi a livello mondiale negli
anni precedenti la catastrofe
La democrazia ha utilizzato tutti gli strumenti più aggressivi forniti dal
marketing
Dalle bombe preventive
Ai messaggi subliminali
Questi messaggi dicevano
Democrazia è libertà
Democrazia è progresso
Ma soprattutto
Democrazia è benessere
Da tutte le parti del mondo dove non c’era benessere e casualmente
neanche democrazia
Cominciarono ad accorrere persone, individui, esseri umani
Volevano partecipare anche loro alla grande festa della democrazia
Volevano anche loro una fetta di democrazia
Ma gli abitanti della democrazia
Erano pronti a ricevere cotanta variopinta umanità?
Insomma
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11. |
Karibù
03:02
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Fratello africano
Se ti porgo la mano
Tu non mangiartela
Cugino africano
Stammi un poco lontano
Mi attacchi la povertà
Qui lo dico e qui lo negro
Devi stare sempre allegro
Hai la musica nel sangue
Un serpente tra le gambe
Nello sport hai gran talento
Anche se ci metti tempo
A capire fino in fondo
Il regolamento
Jambo bwana
Nafurahi kukuona
Ni sawa, sisi ni sawa
Asante sana, asante sana
Jambo bwana
Nafurahi kukuona
Ni sawa, sisi ni sawa
Asante sana, asante sana
Amico africano
Vieni a mietere il grano
Poi ti offrirò un caffè
Passante africano
Basta fare baccano
Insomma che vuoi da me?
Qui lo dico e qui lo negro
Io non è che me ne frego
Ti terrei sotto al mio letto
Ma ho già due cani e un gatto
Coi condomini è un tormento
Non mi lasciano mai scampo
Devo rispettare sempre
Il regolamento
Jambo bwana
Nafurahi kukuona
Ni sawa, sisi ni sawa
Asante sana, asante sana
Jambo bwana
Nafurahi kukuona
Ni sawa, sisi ni sawa
Asante sana, asante sana
L’occidente ha troppe falle
Siamo ali di farfalle
Tra minacce nere o gialle
Basta raccontarci balle
Basta raccontarci balle
Tu hai il futuro nelle palle
Jambo bwana
Nafurahi kukuona
Ni sawa, sisi ni sawa
Asante sana, asante sana
Buongiorno signore,
E’ un piacere vederti
Va tutto bene, io e te siamo uguali
Grazie mille
Jambo bwana
Nafurahi kukuona
Ni sawa, sisi ni sawa
Asante sana, asante sana
Karibù
Che in swahili significa sia benvenuto che accomodati e mangia con noi
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12. |
Bibbiacoranotorà
04:08
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Genti diverse, abitudini diverse, cibi diversi, culture diverse, libri diversi, lingue diverse, alfabeti diversi, ma soprattutto religioni diverse
Si diceva “dove c’è religione c’è guerra”
Ma questo detto vale solo per alcune religioni
Casualmente le tre principali religioni monoteiste
Bibbia, corano e torah
È lo stesso film, cambia la pubblicità
Contro il logorio della modernità
Corri incontro a dio, yahweh e allah
Chi ce stà ce stà, si ce stà
Chi ce stà ce stà
Se da un vecchio libro attendi la risposta
Attento alla domanda a come viene posta
Chiedi aiuto a casa, mettiti gli occhiali
Compra le vocali
La parola del divino quando nasce è sempre pura
Poi purtroppo incontra l’uomo e qui comincia la sciagura
L’uomo dice all’uomo
Tu non devi fare quel che dico io
Ma quello che mi ha detto di dirti dio
Con rispetto e fedeltà
Vinci un biglietto per l’aldilà
Che ce frega de sto mondo
Noi c’avemo l’aldilà
Ce sta scritto chiaro e tondo
Dentro
Bibbia, corano e torah
Studia quel che è stato, saprai quel che sarà
Diciamo tutti quanti hip hip urrà
Per dio, per dio, per yahweh, per allah
Chi ce stà ce stà, si ce stà
Chi ce stà ce stà
La parola del divino quando nasce è sempre pura
Troppo spesso in bocca all’uomo è strumento di tortura
L’uomo dice alla donna
Devi fare tutto quel che dico io
Questo me lo ha detto direttamente dio
Con rispetto e fedeltà
Forse la pietra non partirà
Nasci donnna o te piace er culo
Meglio statte bona o bono
Ce sta scritto te lo giuro
Dentro
Bibbia, corano e torah
Senza temperanza il tempio crollerà
Se non vuoi bruciare per l’eternità
Metti un bel mi piace a dio, yahweh e allah
Infatti l’ateo brucia
L’ateo brucia così
Birra corona seduto in un pub
La mia religione dice questo non si fa
E’ troppo leggera ma ho una certa età
Niente più piccante nel kebab
C’ho l’emorridi che stanno a urlà
C’ho l’emorridi che stanno a urlà
Chiedono pietà
A dio, yahweh e allah
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13. |
Ciboh?
01:58
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E’ la fame la forza che ha mosso le azioni degli uomini nel corso della storia
E’ la fame che ha scatenato guerre e creato le religioni
Si sacrificavano essere viventi a fantomatiche divinità per ottenere un buon raccolto e un bestiame sano
Il cibo è l’unica cosa veramente sacra per l’uomo
Ma nel tempo, qualcosa è cambiato
Il cibo è diventato un prodotto industriale
Per produrre il cibo servivano
Diserbanti, pesticidi, insetticidi, concimi chimici,
Anticrittogamici, antibiotici
Estrogeni, conservanti, coloranti
Organismi geneticamente modificati
Il cibo è diventato un prodotto industriale
Perché l’uomo ha voluto così
Era stanco di raccogliere, cacciare, pescare, allevare, coltivare
Voleva dedicare tutto il suo tempo
Ad un lavoro retribuito e asservito
Fondamentale per il corretto funzionamento di quella gabbia che si era auto-costruito e aveva chiamato
Società complessa
Il cibo è diventato un prodotto industriale
Il corpo dell’uomo ha cominciato a rifiutare il cibo
Sarebbe stato un buon modo per estinguersi
Ma sono intervenuti medici, dottori, scienziati
E hanno detto che quello che mangiavamo poteva scatenarci allergie, malattie
E a quel punto, il cibo ha cominciato a farci
Paura
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14. |
Nulla da rimpiangere
00:25
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Se neanche il cibo era più buono, ma allora non c’è nulla da rimpiangere del mondo prima dell'apocalisse
Oltretutto rimpiangere un passato che non può tornare è un po’ come fare all’amore con un cadavere
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15. |
Il necrofilo
03:17
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Scava, dentro e fuori di te
Per trovare quella luce che da sola può darti pace
Scava, per poi trascinare via
Quel corpo che era una vita
Adesso è solo la tua fantasia
Tu non fai male a nessuno
In te non c’è falsità
A quel corpo livido e bruno
Tu concedi un’altra possibilità
Un’altra possibilità
Lava e riempi di attenzioni
Quella bambola che non è un gioco, ma è capace di accendere il tuo fuoco
Levati quel vestito troppo scuro
Si entra nudi in questo tempio
Il tempio dell’amore pure
Tu non fai male a nessuno
In te non c’è falsità
Quel corpo livido e bruno
E’ la tua porta per l’aldilà
Porta per l’aldilà
Quando poi l’odore sarà insopportabile
Vi dovrete separare, si, ma lo sapevi già
È inevitabile
Inevitabile perché
Tu non fai male a nessuno
In te non c’è falsità
Ogni corpo livido e bruno
Ti dona un po’ della sua eternità
Un po’ della sua eternità
Eternità
Eternità
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16. |
Personalmente preferisco
00:12
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personalmente continuo a preferire persone un po’ più piene di vita
Soprattutto più piene
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17. |
Le donne grasse
03:27
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Anche se il mondo crollasse
Amerò per sempre le donne grasse
Perché tra le pieghe dei loro cuori
C’è posto per più persone
Non si può restar fuori
Dai loro corpi che trasudano passione
No, no, non si può
No, no
Non è vero che non ho ambizioni o pretese
Solo perché adoro le donne obese
Perché ad ogni minimo contatto
Con quella carne molla
Divento come un matto
Sembra di essere abbracciati da una folla
No, no, non si può
No, no
Fosse dipeso da me
Ti avrei amata tutta intera
Ma lo so che il peso di te
Mi avrebbe ucciso prima di sera
Prima della venuta della primavera
Prima della venuta
Finché l’universo non collasserà
Forse sono condannato all’infelicità
Perché dentro me brucia una candela
Che tu non puoi smorzare
Mia piccola balena
Allora dimmi come io ti possa amare
No, no, non si può
No, no
Fosse dipeso da me
Ti avrei amata tutta intera
Ma lo so che il peso di te
Mi avrebbe ucciso prima di sera
Prima della venuta della primavera
Prima della venuta
Ah
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18. |
Algoritmo
05:12
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L’uomo è capace di passione e compassione
Potrà sembrare strano, ma non è stato lui a scatenare l’apocalisse
Non lui, ma qualcosa che lui ha creato e non è stato più in grado di gestire
L’intelligenza artificiale applicata alle macchine
L’uomo ha trasmesso il suo sapere millenario alle macchine
Da quel momento non è stato più in grado di utilizzarlo senza l’ausilio di dispositivi tecnologici
Ha perso il senso dell’orientamento, la capacità di interpretare i segni del cielo, di contare a mente e scrivere a mano
Le macchine, nel frattempo, acquisivano sempre più informazioni sugli umani
Inizialmente diventarono razziste nei confronti delle minoranze
Successivamente, sommando tutte le minoranze, diventarono razziste nei confronti dell’intera umanità
Nessun problema, l’intera umanità, volontariamente, era già diventata loro schiava
La macchina esegue, l’algoritmo decide
La macchina esegue, l’algoritmo decide
E dio, relegato al ruolo di voyeur
La macchina esegue, l’algoritmo decide
La macchina esegue, l’algoritmo decide
E io, cosa ci sto a fare allora io
A questo punto dovrei solo godere
E invece no
E invece no
Viaggio al ritmo dell’algoritmo
Che mi indica il percorso migliore
Seguo il ritmo dell’algoritmo
Dove andiamo di sicuro c’è il sole
Il sole
Ballo al ritmo dell’algoritmo
Che controlla ogni mia pulsazione
Viaggio al ritmo dell’algoritmo
Dove andiamo di sicuro c’è il sole
E invece no
Invece no
La macchina esegue, l’algoritmo decide
La macchina esegue, l’algoritmo decide
E intanto impara, dagli errori tuoi e da quelli suoi
La macchina esegue, l’algoritmo decide
La macchina esegue, l’algoritmo decide
E intanto prepara, il mondo che verrà senza di noi
Solo le macchine potranno godere
E invece noi
Invece no
Mangio al ritmo dell’algoritmo
Che valuta ogni ristoratore
Pago al ritmo dell’algoritmo
Che protegge ogni mia transazione
E ogni azione
Basta, basta, basta
Mi sono rotto, spacco tutto
Usciamo fuori a fare l’amore
Purtroppo
Scopo al ritmo dell’algoritmo
Che mi suggerisce la posizione
Ti inculerò
Mi inculerai
Con lo strap on
Da quando ho cercato un proctologo su group on
Ogni volta che accedo a internet trovo tutte notizie relative ai benefici del sesso anale
Se l’algoritmo ha deciso questo per me, dovrò adeguarmi
E anche in fretta
Leggo al ritmo dell’algoritmo
Che filtra ogni informazione
Penso al ritmo dell’algoritmo
Che mi aiuta a farmi un’opinione
In ogni situazione
Compreso nello scrivere questa canzone
E questo è un loop
Un loop infinito è l’unica cosa che può fermare o quantomeno rallentare un algoritmo
Quindi io continuo…
|
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19. |
L'unica cosa
00:17
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||
L’unica cosa che gli algoritmi non sono riuscita a spiegare è l’amore
Hanno provato a classificare sessanta generi sessuali e quattro o cinque sessi biologici
Ma l’amore è una cosa semplice
L’amore è universale
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20. |
A.M.O.R.E.
02:53
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Avremo meno opportunità
Restando eterosessuali noi, noi…a
Avremo meno opportunità
Restando eterosessuali noi
Omosessuali, bisessuali, polisessuali, pansessuali
Tutti diversi, tutti uguali
Tutti umani, tutti animali
Noi
Avremo meno opportunità
Restando eterosessuali noi
In questo campo quanti fiori
Mille odori, duemila colori
In questo tempo quanti amori
Mille odori, duemila colori
Calori, noia
Bicuriosi, transessuali, ingegneri aerospaziali
Tutti diversi, tutti uguali
Tutti umani, tutti animali
noi
A – Avremo
M – Meno
O – Opportunità
R – Restando
E – Eterosessuali
Eccetera
Eterosessuali
Eccetera
In questo campo quante verdure
Bando alle paure serviti pure
Purea
|
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21. |
Isabella
01:56
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|
||
Prima durante e dopo l’apocalisse un solo nome: Isabella
Che bella femmina sei
Isabella mia
Con le tue premure, le tue paure i tuoi modi
Per esempio quando mangi ridi
E quando godi pure
Quindi quando mangi godi
E allora
Magnate ‘sto core, magnate ‘sto cazzo
Nun c’avè pudore, famme pezzo a pezzo
M’hai preso in parola
M’hai magnato davero
Poi m’hai ricacato fori meglio de com’ero
Magnate ‘sto core, magnate ‘sto cazzo
Ma nun parlà d’amore che divento pazzo
Il gesto più estremo
è fa all’ammore sereno
So solo che adesso noi semo, invece prima ero
Il gesto più estremo
è fa all’ammore sincero
So solo che adesso noi semo, invece prima ero
Ero un salame, chissà
Forse un maiale, me piace grufolà
Co te
E allora
Magnate ‘sto core, magnate ‘sto cazzo
Nun c’avè pudore, famme pezzo a pezzo
M’hai preso in parola
M’hai magnato davero
Poi m’hai ricacato fori meglio de com’ero
Il gesto più estremo
è fa all’ammore sincero
So solo che adesso noi semo, invece prima ero
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Barbino il Menestrello Apocalittico Rome, Italy
Barbino è un menestrello che viene da un mondo post-apocalittico. Canticchia canzoncine apparentemente innocue
accompagnandosi con il suo fido ukulele elettrico.
Prima dell'apocalisse è stato chierichetto, boy-scout, imputato, giullare, barbone e impiegato, ma mai attore, musicista o cantante.
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